venerdì 25 marzo 2011

L'Etoil de Mer

Siccome un film a settimana ci sembrava troppo, ma non abbiamo un cazzo da fare abbiamo pensato di postare questo post infrapostale infrasettimanale. Questo post parla di un cortometraggio. Questo post è stato scritto dall'ottimo GiorgieBoy, new entry della famiglia edwigiana nonché caro amico e raccomandato dal sottoscritto, quindi ecco qui il suo bel debutto.

L'étoile de mer, la stella marina.



Siamo in Francia, alle porte degli anni '30 e quel dadaista di un Man Ray ci propone un altro boccone di cinema sperimentale surreale.
Stiamo parlando di un breve viaggio di soli venti minuti, privo di una struttura centrale portante (non è che ci piacciano molto comunque le strutture centrali), in cui salvo per pochi dettagli le immagini sono sfocate e si lasciano intravedere solo attraverso quella che sembra una gelatina di vetro; il tutto accompagnato da una manciata di violini.
Sebbene appaia soltanto in un paio di scene, quello che si intuisce essere l'elemento portante dell'opera è una stella marina gonfia di allegorismo intorno alla quale ruotano in qualche modo tre personaggi anonimi (un homme, une femme, un autre homme).
Un delirio onirico carico di erotismo e sensualità, spezzato in continuazione da giochi di parole in francese, con tutto il fascino del cortometraggio; una chicca che non vale la pena di perdere.



Per me GiorgieBoy è proprio bravo. Voi guardatevi il film, però.

Parte 1
Parte 2

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