lunedì 28 marzo 2011

The Kingdom - Il Regno


Lars Von Trier è forse il regista più controverso degli ultimo anni: I suoi lavori oscillano pericolosamente tra la genialità assoluta e la “cagata pazzesca” (cit.), avendo il pregio/difetto di dividere in maniera abbastanza netta il pubblico tra scettici ed estimatori. In particolare quella che vi andiamo a proporre è una delle sue opere più compiute, tanto da aver ricevuto diffusi apprezzamenti da buona parte della critica: si tratta della serie tv “Riget – Il Regno”, prodotto nel '94 per la televisione danese e poi distribuita sul mercato internazionale come unico lungometraggio di 4 ore abbondanti. Il serial si inserisce perfettamente sulla scia di Twin Peaks, uscito negli USA solo pochi anni prima: una serie di 5 episodi infarciti di mistero, thriller, melodramma, sovrannaturale che vira spesso verso l’horror più raccapricciante, ma mantenendo sempre inalterati meccanismi e consuetudini della soap opera e del medical drama, stravolgendone, però, i contenuti in maniera macabra e grottesca.

L’azione si svolge totalmente all’interno dell’ospedale danese detto “Il Regno” (della medicina, s’intenderebbe), dove, sulla trama principale, che racconta di un’anziana spiritista che indaga la tragica morte di una bambina, avvenuta alcuni anni prima all’interno della struttura, si innestano le vicende medico/private del personale, che, senza una netta distinzione tra buoni e cattivi, “brilla” per la sua irragionevolezza e, molto spesso, idiozia...
Von Trier si diverte a prendersi gioco dello spettatore, calandolo in situazioni tanto grottescamente assurde quanto ironiche, volendo rivolgere una sorta di satira contro l’ottusità e l’arroganza della scienza nei confronti del sovrannaturale e non solo. Il gioco funziona soprattutto per merito dell’efficacissimo cast (composto in prevalenza da attori teatrali danesi) ed una regia d’autore che eleva il prodotto finale, anche grazie a montaggio e fotografia eccellenti.

Tutto si può dire tranne che Riget difetti di originalità ed auto-ironia, farcito com’è di stravaganti trovate e sequenze memorabili che rimarranno impresse nelle mente dello spettatore per lungo tempo.

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