mercoledì 22 luglio 2009

Lo strano vizio della signora Wardh

Torniamo a parlare della nostra tanto amata Edwige. Torniamo a farlo presentandovi il già citato Lo strano vizio della signora Wardh, sempre di Sergio Martino.

Il film uscì nelle sale il 15 gennaio del 1971 e di certo non passò inosservato. Non molto per la trama, molto differente da Tutti i colori del buio, questo infatti è un tipico thriller all'italiana degli anni '70, forse solo con una trama molto più complessa. La storia si basa su vari intrecci sentimentali, o meglio, morbosi che ruotano attorno a Julie, protagonista interpretata dalla nostra Fenech che se la dovrà vedere con un assassino che richiama alla memoria i buon vecchi maniaci di Argento.
Ma come già detto, la trama è molto più complessa di quanto ci si possa aspettare, il film rivela diverse sorprese e Martino ci fa assaporare, in alcune sequenze, l'atmosfera di surrealismo che regnerà invece sul successore
Tutti i colori del buio (di cui abbiamo parlato qui).

Una nota va fatta anche sul forte uso di scene erotiche, che però non risultano mai essere volgari, anzi molto espressive e passionali, grazie ad inquadrature davvero azzeccate.


Alcune piccole chicche, la frase che compare nel biglietto che accompagna il mazzo di fiori (attorno alla prima mezz'ora di film) dà il titolo al film che uscirà l'anno seguente, Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave, sempre con Martino alla regia e la Fenech come protagonista.


Un altro riferimento ad una pellicola, questa volta antecedente al film, che ho notato, è stato quello a La Goccia d'Acqua del maestro Mario Bava, casuale? Forse, ma non ne sarei così sicuro.


Insomma, la tensione non è di certo il punto forte di questo film ma ci sono molti altri motivi per cui apprezzarlo, a partire dall'insolita trama passando per le inquadrature originali e finendo sul corpo della nostra cara Edwige.
Un film diverso dalle tendenze anni '70, da vedere.

http://www.movshare.net/video/ayf28vq9zpwpl

(ricordiamo che è stato caricato il terzo episodio di Serial Experiments Lain e lo potete trovare qui)

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